Italiani Brava Gente
luglio 1941, un reggimento italiano comandato dal colonnello Sermonti viene inviato in Unione Sovietica inquadrato nel CSIR in appoggio alle forze tedesche durante l’attacco sul fronte orientale. L’entusiasmo e l’allegria dei soldati italiani si scontreranno ben presto con una realtà molto diversa da quella sperata: gli enormi spazi, le difficili condizioni climatiche, l’ostilità della popolazione, i maltrattamenti inflitti dai tedeschi ai prigionieri, l’asprezza dei primi combattimenti, la tattica della terra bruciata, i difficili rapporti con l’alleato ed il blocco dell’offensiva di fronte a Mosca inizieranno a minarne lentamente lo spirito, che crollerà definitivamente dopo che, l’anno successivo, il CSIR diventato parte dell’8ª Armata italiana che viene inviata in appoggio alle forze tedesche del Gruppo d’armate B e del Gruppo d’armate Don, durante la seconda offensiva estiva, allorquando i sovietici sferrano la controffensiva, costringendo il contingente italiano dapprima a schierarsi sulla difensiva sulla sponda del Don e successivamente alla ritirata.